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Vistovante

from Pop Scadente by QU

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about

E' un equilibrio da scomporre. Solitamente c'è un inizio, poi lo svolgimento e infine un'amara conclusione. Non c'è nulla di coerente in una visione, non c'è nulla di buono nella scissione. Emisfero destro emisfero sinistro. Il pomeriggio a fissare una finestra e le sue proprio tende, la luce fioca del sole ad annebbiare ancora di più la vista, per occhi stanchi di vedere le stesse giornate nel vuoto dello stesso stare male. “Fai qualcosa” / “Hai tutta la vita davanti”/”Prima o poi passa”. Faccio sempre qualcosa, la vita può anche fermarsi, e non tutto deve poi passare completamente. Rumore di fondo tutto il giorno: rumore nelle orecchie, rumore nella strada sul marciapiede che percorro ogni mattina avanti e indietro per decine di volte senza meta. Io ti porto al ristorante e mi sento un demente. Esatto: ho anche un po' di bava che mi cola dalla bocca: gli occhi vitrei, non mi servono più, servosterzo servosforzo, dove sono finito, piazza Sire Raul? Ma che posto è, tu non sei qui ti sento respirare. Equilibrio non c'è – ma questo non fa parte della canzone. E quindi di che posso parlare? Ho i morti che mi perseguitano come fossi debitore di una richiesta di vita, quando non ho chiesto nulla, se non un po' di sano riverbero qualche film e ogni tanto una scopata. Perché io? Andiamo col taxi non si trova parcheggio. Ottima soluzione per portarti via, per finirla qui sul posto, top gun cazzarola che vittima! Stai sbavando e il tizio alla cassa sembra non saperne nulla della tua serata a vuoto a rendere. Vuoto per pieno, un tanto al metro, intanto un metro mi vuole separare e strappare dalla mia ridicola condizione. Io ti porto al ristorante e mi sento un demente. Riverbero accecante, ricordi di Castelletto, autobus, la piazza, riccioli d'oro, Caribaldi. Andiamo col taxi non si trova parcheggio. Lo ripeto, ma no ci sono sul taxi, sono a piedi e mi sono perso: capire quando è molto difficile, più pretestuoso che complicato in effetti: buon pro ti faccia. A chi? A me? Chi mi incontra non ha niente in mano che possa modificare la mia giornata. E' morta. I Tacchi sono alti non ho niente da dire. A costo delle tue caviglie, lasciami le ossa e porta via il resto: piazza Sire Raul, sì Sire, certo Sire, si e re bemolle – do diesis. Solo canzoni, niente sinfonie: la canzone divisa suscita il tuo interesse. C'è solo la via. In realtà, non c'è davvero nient'altro che la via. Le auto parcheggiate, le auto che vanno, le auto che si fermano. Nient'altro. C'è solo la mia. Tutta la mia disperazione, ho creduto a tutto: quanto disprezzo ha il mio cervello nei miei confronti. Un affronto – c'è solo la via. Via la mia; la mia via; la via è solo mia. Ora è finita, è successo che non ci possa fare nulla. E' successo che non è successo niente. Insuccesso. Non è successo “io ti porto al ristorante”, allora è solo un vistovante. Ridete come mentecatti, non c'è un cazzo da ridere. Io ti porto al ristorante, avevo bisogno di ristoro, di conforto: passare la mia serata in pace. Terrore ad essere da solo nella via: c'è solo la via. Nella via c'è più niente, solo solamente solitudine e il profumo della primavera, un fresco caldo che non soffoca; respiro e sono solo solamente nella via, perso nell'aria fresca e calda della primavera, prima e vera volta riverberato. Poi un fulmine ma non piove; il tram scatta lo scambio, un grido da una casa: gol! No, io no, c'è solo la via. C'è solo la mia. Corrente elettrica nei lampioni, li guardo e rispondono con il solito ronzio che non vuole dirmi nulla: niente di niente , ci vuole la televisione per tornare a casa. Fammi sdraiare un momento qui, mi riposo e vado via, come al solito. Vedo i pochi passanti, poi non li vedo più; non mi interessa poi così tanto in effetti. Visti i visi che mi spetta di osservare per tutti i giorni che mi avanzano, ho poco da sorridere. Vistovante, ti porto.
Perdere.

lyrics

Io ti porto al ristorante
e mi sento un demente,
tu non sei qui, ti sento respirare.
Andiamo col taxi:
non si trova parcheggio.

Io ti porto al ristorante
e mi sento un demente,
andiamo col taxi:
non si trova parcheggio.
Tu non sei qui, ti sento respirare.
I tacchi sono alti,
non ho niente da dire.

C'è solo la via
C'è solo la via
C'è solo la mia
C'è solo la mia
C'è solo la via
C'è solo la via

credits

from Pop Scadente, released May 18, 2020

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about

QU Milan, Italy

I QU nascono a Milano il giorno 1 agosto 2018. "Struggente e miserabile musica per ascoltatori affranti, fette di prosciutto sugli occhi": raccontare esperienze micidiali attraverso il distacco dell'indolenza. Chitarra, voce, sintetizzatore, sassofono e batteria. Pop Scadente, è l'album d'esordio registrato presso lo studio La Sauna il 25, il 26 e il 27 di gennaio 2019. ... more

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